Gestione dei conflitti in sanità
Modelli teorici e applicazioni pratiche
Professionisti sanitari, staff delle Direzioni Aziendali, facilitatori di rischio clinico, animatori di formazione
Obiettivo Nazionale ECM
12. Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure
Obiettivo generale
Modelli teorici e applicazioni pratiche
Obiettivi specifici
- Conoscere i diversi tipi di conflitto in ambito sanitario
- Conoscere i principali modelli di approccio alla gestione del conflitto
- Identificare applicazioni pratiche dei modelli di gestione del conflitto in ambito sanitario
Tradizionalmente il termine “conflitto” viene considerato nella sua accezione negativa, distruttiva, come area relazionale da evitare, nascondere o soffocare. Un atteggiamento evitante e non assertivo, la mancata comprensione dei significati profondi, lo scatenamento incontrollato del potenziale distruttivo, il carico insopportabile delle sofferenze psico-fisiche sono solo alcune delle conseguenze del conflitto non riconosciuto o non gestito. Il conflitto è parte naturale, strutturale e, per certi aspetti, vitale delle nostre interazioni sociali: chiunque e a qualunque livello nelle organizzazioni sanitarie può essere coinvolto in un conflitto. Quando il conflitto è riconosciuto, compreso e, con metodo, adeguatamente indirizzato e gestito, può diventare un fattore di crescita, conoscenza, comprensione e sviluppo a livello sia delle persone sia delle organizzazioni. L’estrema complessità delle tematiche conflittuali in sanità rende necessario un approccio sistemico con interventi formativi specifici che coinvolgano i sanitari, i manager e le professionalità amministrative, e con interventi organizzativi che prevedano, tra le altre azioni, la creazione di aree strutturate di osmosi tra le diverse “anime” presenti nel mondo sanitario, con spazi per una riflessione profonda e una continua ricerca delle migliori strategie di ricerca di soluzioni evolutive o di problem solving. Conoscere le evidenze disponibili nell’ambito del conflict management e adottare le best practice rientra tra le conoscenze e le skill relazionali più importanti e spesso meno padroneggiate in ambito sanitario. Inserire in modo esplicito nella formazione di tutti gli attori di processo specifiche metodologie di risoluzione dei conflitti può essere di grande aiuto per rendere il conflitto produttivo, con ampie ricadute positive sul benessere del personale e dell’intera organizzazione. Il corso offre una panoramica introduttiva al tema della gestione dei conflitti in sanità e presenta alcuni modelli pratici potenzialmente applicabili nel quotidiano.
9.00 - 11.00 | Il conflitto in sanità : “fisiologia e fisiopatologia”
- Inquadramento generale del conflitto nelle organizzazioni e nei sistemi
- Principali tipologie e cause dei conflitti in ambito sanitario:
- Conflitti intra-professionali e interprofessionali
- Conflitti intra-dipartimentali, interdipartimentali e interaziendali
- Conflitti sindacali
- Conflitti manageriali e amministrativi
- Conflitti interpersonali
11.00 - 11.15Â |Â Pausa
11.15 - 13.15Â |Â Modelli di conflict management
- Letteratura scientifica e best practice
- Modelli di conflict management applicabili all’ambito sanitario
13.15 - 14.00Â |Â Pausa
14.00 - 15.30Â |Â Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attivitĂ pratiche
- Conflitti interpersonali: modelli di gestione dei conflitti nei gruppi di lavoro e nei team
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15.30 - 16.00Â |Â Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attivitĂ pratiche
- Modelli di risposta organizzativa ai conflitti
16.00 - 17.00 | Valutazione dell’apprendimento
- Quiz e discussione dei risultati
Corsi in diretta su piattaforma multimediale dedicata (aula virtuale, webinar) - fad sincrona
VALUTAZIONE CON QUIZ
La valutazione dell’apprendimento viene effettuata con quiz